MODENA: Gagno; Oukhadda, Silvestri, Pergreffi, Renzetti (37’ st. Duca); Poli (27’ st. Armellino), Gerli (37’ st. Mosti), Magnino; Giovannini (10’ st. Tremolada); Bonfanti, Falcinelli (10’ st. Strizzolo).

A disposizione: Seculin; Ponsi, Duca, Mosti, De Maio, Panada, Coppolaro.

Allenatore: Tesser.

ASCOLI:  Leali; Donati, Simic, Botteghin, Falasco; Collocolo, Buchel (16’ st. Giovane), Caligara; Falzerano (42’ st. Eramo); Gondo (16’ st. Mendes), Marsura (25’ st. Dionisi).

A disposizione: Bolletta, Guarna, Quaranta, Lungoyi, Ciciretti, Giordano, Sidibe, Tavcar, Mendes.

Allenatore: Breda.

ARBITRO: Gariglio di Pinerolo (dal 48’ pt Ceriello di Chiari). Assistenti: Margani, Di Vuolo. IV: Ceriello. Var: Di Martino. Avar: S. Longo.

AMMONITI: Gondo (A), Buchel (A), Silvestri (A).

SPETTATORI: 8.058 (di cui 335 ospiti) per un incasso di 76.924 euro.

MARCATORI: 30’ st. Mendes.

In una notte gelida ritornano le ombre nere della sconfitta allo stadio Alberto Braglia. Era dal 29 ottobre (2-0 del Palermo) che il Modena non perdeva. Lo castiga l’Ascoli, imbattuto con Breda al timone, con una rete di Pedro Mendes al minuto 30 della ripresa. I gialloblu si fermano alla traversa di Renzetti nei primissimi minuti e a tanta volontà, non trasformata in molte azioni offensive, soprattutto nella ripresa e, in particolare, dopo il gol dei bianconeri. Una gara insidiosa si trasforma in una scivolata pericolosa. E domenica altro giro ad alto rischio, a Como. Voltare pagina e ripartire. 

PRIMO TEMPO. Tesser cambia 5 pedine nella formazione iniziale rispetto a Reggio Calabria. Fra i marchigiani arpeggia l’ex Marsura. L’età media delle squadre in partenza è di 28 anni e poco più. E’ una sera umida e veloce, il Modena si riscalda subito con un avvio pressante. Dopo 49 secondi una combinazione Bonfanti-Poli, dopo 3 minuti una traversa colpita da Renzetti con un sinistro pitagorico. Tutto bello, ma l’Ascoli non è venuto al Braglia per ammirare la Ghirlandina: spezza il ritmo, duella uomo contro uomo e se la gioca. Al 16° Gagno smanaccia un corner, Collocolo prende il rimbalzo e il suo tiro fa venire i brividi, quindi al 21°, su traversone di Donati, Gondo alza di testa sopra la traversa. I gialloblu si rivedono nell’area altrui attorno al 30°: la partita, a questo punto, è già diventata un gomitolo difficile da stendere. Falcinelli (40’) va in assolo,  ripartenza micidiale sulla fascia destra, Gerli e Giovannini accompagnano, Bonfanti arriva alla conclusione dal limite: centrale, blocca Leali. Al minuto 43 s’infortuna l’arbitro Gariglio alla gamba sinistra. Al suo posto scala il 4° uomo, ovvero Ceriello di Chiari, all’esordio assoluto in Serie B dopo appena 7 presenze in C. Per questo imprevisto il cronometro si allunga come un elastico: Giovannini (52’) inventa e nessuno arriva sul cross basso, il doppio fischio alla fine arriva al 54’ 20’’.

PRIMO TEMPO.  Si riparte quando su altri campi hanno già giocato 10 minuti e passa. Cala la temperatura, continua a scendere la pioggia, il campo è insidioso, l’Ascoli ci prova (4’ st.) anche con Marsura, Pergreffi alza la muraglia. Poi tocca a Gagno (8’ st.) respingere un tiro cross di Falzerano e replicherà più avanti trattenendo una sventola bassa di Caligara. Si cambia per sminare i bianconeri: entrano Tremolada e Strizzolo (3 occasioni nei suoi primi 3’… ). Partita sempre più livida. Pochi aria per manovrare. Si cerca un episodio come una pepita. Un Poli militante, fermato solo dai crampi, lascia il posto ad Armellino. Dicevamo che entrambe le squadre cercavano un episodio. Lo trova l’Ascoli: prima una nuova parata di Gagno, quindi sul cross basso da sinistra di Giovane, il portoghese Pedro Mendes anticipa tutta la linea difensiva gialloblù, compreso il portiere, e fa 0-1 al minuto 30.  Il Modena va in difficoltà. Pergreffi e Gagno lo devono salvare in più occasioni. Tesser butta sul tavolo tutte le carte offensive per riaccendere la luce:  entrano Duca e Mosti, il modulo è un 3-3-4 o simili. Avanti tutta con i bianconeri che sfruttano ciò (0-2 di Mendes in contropiede, annullato per fuorigioco di Dionisi). Quattro minuti di recupero sembrano pochi, comunque non bastano. Allo stadio Braglia ritornano le ombre nere della sconfitta. Domenica Como-Modena.