PERUGIA: Furlan; Rosi (1’ st. Sgarbi), Angella, Struna; Casasola, Iannoni (12’ st. Santoro), Capezzi (22’ st. Matos), Lisi (1’ st. Cancellieri); Luperini; Di Serio, Di Carmine (32’ st. Ekong).
A disposizione: 1 Gori, 81 Abibi; 6 Vulikic, 7 Vulic, 16 Bartolomei, 17 Paz, 21 Curato, 28 Kouan.
Allenatore: Castori (in panchina Bocchini).
MODENA: Gagno; Oukhadda, Silvestri, Pergreffi, Renzetti (38’ st. Coppolaro); Magnino, Gerli, Armellino; Tremolada (17’ st. Ionita), Falcinelli (38’ st. Duca); Strizzolo (17’ st. Diaw).
A disposizione: 12 Seculin; 2 Ferrarini, 5 Cittadini, 7 Duca, 8 Mosti, 19 Giovannini, 28 De Maio, 43 Panada.
Allenatore: Tesser.
ARBITRO: Cosso di Reggio Calabria. Assistenti: Peretti e Yoshikawa. 4° Ufficiale: Andreano. Var: Marinelli. Avar: Mokhtar.
AMMONITI: Silvestri (M), Ionita (M), Armellino (M), Struna (P), Cancellieri (P).
MARCATORI: 1’ st. Gerli.
Dopo Natale e Pasqua il Modena non perdona. Il 26 dicembre la vittoria di Bolzano, oggi quella a Perugia dopo aver scartato l’uovo, il primo successo al Renato Curi in 111 anni di storia. In apertura di secondo tempo decide un gol di Fabio Gerli, ma i tre punti – che fanno 42 complessivi in classifica – arrivano in seguito a una prestazione su misura di situazione e avversario, con almeno quattro palle gol costruite nella ripresa dopo il vantaggio e con una prestazione sempre tecnica e di precisione. Primo tempo in controllo, ripresa mai con il fiato corto tranne che negli ultimi secondi di recupero. Non pervenute, per semplificare, parate decisive di Riccardo Gagno: il blocco-squadra ha fatto la differenza.
PRIMO TEMPO. Il copione del film è subito chiaro. E’ una partita dai lunghi coltelli, da tamburo e duelli. Attilio Tesser conferma, inizialmente, la formazione già vista col Cittadella: Ponsi non va neppure in panchina (ancora problemi alla caviglia). Soffia un vento fresco e insidioso che non sembra pulire la fatica dalle gambe del Perugia alla 3^ gara in 10 giorni. Nei primi 30 minuti, infatti, c’è una sola squadra che prova a giocare ed è quella gialloblù, vestita di bianco per l’occasione, mentre gli umbri rispondono solo in contropiede e su palla inattiva con il sempre pericoloso Di Carmine. Peccato per il Modena che la conclusione di Armellino (17’) colpisca la parte superiore della traversa – dopo un corner di Tremolada e un ponte di Strizzolo – e un tocco sotto mancinato dello stesso Tremolada, tra i più vibranti con Falcinelli, venga parato da Furlan (28’). I ritmi si alzano a scatti, la pressione anche, il pareggio è una giusta logica conseguenza.
SECONDO TEMPO. La litania diventa rumba Modena dopo appena 50 secondi. Gerli avvia l’azione, Armellino e Falcinelli si vedono replicare da Furlan le loro conclusioni, ma dentro l’area umbra è già arrivato proprio Gerli che prende il rimbalzo e calcia, una leggera deviazione di Angella non gli stoppa in gola la felicità della rete, la seconda stagionale, la prima in trasferta, sotto la fetta del Renato Curi occupata da oltre 400 tifosi gialloblù: 0-1. Un tiro da tre punti per la storia. Stavolta la (ri)partenza della squadra di Tesser dopo l’intervallo è forte e tesa. Falcinelli, di testa, sballa a lato la prima palla del raddoppio, e sempre di testa, su corner affilato di Tremolada, Pergreffi si vede negata la gioia del gol (è il minuto 15’) da un miracolo di Furlan. Entrano Diaw e Ionita: velocità ed esperienza per il ring che sarà. Il Perugia adesso attacca a testa bassa con 3 punte e sotto la grifonesca nord, eppure la netta terza palla-gol è di sempre Falcinelli con un assolo e un destro incrociato, ancora una volta parato. Incredibile al minuto 34: Diaw, lanciato da Armellino, è steso da Struna al limite dell’area, ma per l’arbitro Cosso non è fallo da ultimo uomo perché l’italo-senegalese non è in possesso della palla, ma ci sarebbe facilmente arrivato correndo verso la porta, come dimostrano le immagini tv. Entrano con decisione anche Coppolaro e Duca nei minuti che scottano e, al primo pallone, proprio il numero 7 milanese sfiora il palo (4^ palla gol per i tesseriani). Sono 240 secondi in apnea quelli del recupero, che poi si allungano fino a 360 perché gli umbri invocano un rigore che nessuno vede: Oukhadda respinge di petto/faccia l’ultimo pallone caldo. Vince il Modena che toglie alla sua storia anche la verginità dello stadio di Perugia: ci vediamo venerdì sera al Braglia per il derby con il Parma.