Sarebbe troppo facile abbinare esclusivamente Luca Strizzolo ad Attilio Tesser. Certo, stesse origini friulane e un’avventura insieme dai numeri importanti, al Pordenone 2019-2020 con 30 presenze, 8 gol e 3 assist in 2036 minuti di gioco. C’era stato persino un primo contatto, a Novara nell’annata 2010-2011, ma solo per una partita di Coppa Italia. L’attaccante, classe 1992, allora era ancora solo un ragazzo dell’Under 19, aggregato in un’occasione alla prima squadra.

Oggi Strizzolo arriva al Modena di Tesser in prestito con diritto di riscatto dalla Cremonese (ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2023 con opzione), indosserà la maglia numero 32 e ha un curriculum che non è limitato a quella bellissima parentesi al Pordenone (dove c’era anche Luca Tremolada), il club friulano dove è cresciuto, dal quale è andato e ritornato più volte. C’è quello e molto di più nella sua storia. Come, per esempio, 325 presenze da professionista di cui 178 in B con 64 gol (39 fra i cadetti), un fisico importante (188 centimetri d’altezza) e un’interpretazione del ruolo da attaccante che lo hanno fatto paragonare a Mario Mandžukić: non solo centravanti, ha giocato anche esterno o sotto punta. E ancora, ed è una gran bella medaglia, la promozione in A conquistata con i grigiorossi di Fabio Pecchia (38 presenze, 7 gol, 4 assist) o i primi sei mesi di questa stagione a Perugia, con 15 presenze di cui 9 da titolare, 3 gol (a Bari, Ascoli e Cagliari) e un assist.

Sarebbe troppo facile abbinare esclusivamente Strizzolo a Tesser.  Volete sapere qual’è l’allenatore con il quale ha giocato di più? Con Roberto Venturato al Cittadella: 78 partite.

Il presidente Carlo Rivetti e tutto il Modena F.C. danno a Luca Strizzolo il benvenuto nella famiglia gialloblù.