Da otto stagioni Alessandro Brandoli fa parte della famiglia del Modena, la sua carriera da preparatore atletico è iniziata partendo dagli Esordienti fino ad arrivare a far parte dello staff della prima squadra nell’anno del fallimento. Con la nuova proprietà Alessandro è stato un punto fermo prima della Juniores, poi della Berretti ed ora della Primavera della società gialloblù.
Che emozioni provi ad essere stato riconfermato come preparatore atletico della Primavera?
“È una grande soddisfazione e responsabilità essere stato riconfermato come preparatore atletico della Primavera della squadra della mia città, sono molto orgoglioso di questo”.
Come hai programmato le sedute estive dopo la lunghissima sosta?
“Innanzitutto ho fornito ai ragazzi un lavoro pre preparazione specifico che permesso agli atleti di non partire da zero. Dopodiché abbiamo eseguito dei test atletici consentendo così di conoscere le qualità atletiche dei giocatori in quel preciso momento; da questa base abbiamo poi strutturato l’attività da eseguire nelle varie sedute di allenamento. Inizialmente il nostro obiettivo è stato quello di proporre carichi di lavoro progressivamente crescenti in modo da limitare il più possibile infortuni di natura muscolare”.
Ora dove vertono gli obiettivi vista l’impossibilità di praticare allenamenti con contatto?
“I nostri attuali obiettivi si indirizzano nel mantenere il più possibile la condizione fisica ed atletica raggiunta nei mesi precedenti, in modo da arrivare pronti alla ripresa del campionato. Fortunatamente possiamo lavorare individualmente sulle capacità condizionali di ogni atleta in modo tale da mantenere una buona intensità nelle sedute di allenamento, nonostante l’assenza della partita e di tutto quelle situazioni di gioco simili al match”.
Quando riprenderanno le gare ufficiali, quali saranno le principali difficoltà per i ragazzi?
“Le principali difficoltà che sicuramente i ragazzi incontreranno, nella ripresa delle gare ufficiali, saranno legate alla tenuta fisica dell’intera partita. Come detto precedentemente, le situazioni di gioco analoghe alla gara non potendo essere simulate attualmente, andranno via via scemando; la tensione pre partita, la presenza di un avversario, i tre punti in palio, sono situazioni che possono essere preparate solamente durante i match. Inoltre i giocatori raggiungono la condizione fisica ottimale dando continuità alle loro prestazioni e quindi giocando partite ufficiali”.
Nel calcio moderno quanto è importante avere una buona tenuta fisica ed atletica?
“Nel calcio moderno la componente fisico-atletica è determinante; la capacità di ripetere sprint, azioni ad altissima intensità, accelerare, frenare o cambiare direzione in modo efficace sono presupposti essenziali. Credo che un aspetto molto importante sia quello di creare il giusto mix tra alta intensità nel lavoro e integrità fisica dei calciatori. Il preparatore atletico deve essere bravo a mantenere nei giocatori la condizione fisico-atletica per tutti i 90 minuti dando all’allenatore la disponibilità di tutta la rosa”.
Però il recupero fisico del calciatore non è da sottovalutare.
“Esatto. Al termine della partita e degli allenamenti chiedo sempre ai ragazzi di comunicarmi la fatica percepita in modo da monitorare il loro carico interno, quindi le loro sensazioni. Per quanto riguarda la ripresa delle attività dopo la gara, in genere differenzio i gruppi tra chi ha giocato e chi non ha giocato così da proporre esercitazioni specifiche per ognuno di loro”. (Edoardo Pagani)