Il primo atto concreto sarà già venerdì 20 ottobre. Nel pomeriggio. Quando i ragazzi dell’Under 17 di Michele Troiano condivideranno una sessione di allenamento con i ragazzi diversamente abili della squadra Arcobaleno. Il primo passo di tanti che seguiranno nei prossimi mesi. La condivisione, infatti, è uno dei punti cardinali di “Salute e Performance”, progetto presentato ieri sera al Bper Forum Monzani, ideato dallo staff del Settore Giovanile del Modena F.C., diretto da Andrea Catellani, e dedicato agli atleti in crescita e allo loro famiglie. L’evento, condotto da Tommaso Turci, giornalista modenese di DAZN, ha visto l’intervento di una serie di ospiti di rilievo: in foto, da sinistra, il presidente Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, il direttore sportivo Davide Vaira, il responsabile della Sezione Sviluppo Calcio Giovanile della Figc Roberto Samaden, il responsabile del Settore Giovanile gialloblù Andrea Catellani, il presidente di Lega Serie B Mauro Balata, il presidente Carlo Rivetti, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e il professor Valter Gherardi, supervisore del percorso che prevede, anche attraverso un comodo interfaccia multimediale, un dialogo continuo su cultura della prevenzione, alimentazione, salute fisica e mentale, rispetto dell’ambiente e del territorio.
Ad aprire la convention è stato il presidente Carlo Rivetti che, fra le tante cose, ha sottolineato: “Sono molto orgoglioso di come la nostra società stia crescendo sotto tanti aspetti e questi progetti certificano quanto, per me, per la mia famiglia, per tutti, il Settore giovanile è considerato importante, non a caso in quest’ultimo weekend mi sono anche visto le partite di Primavera e Under 17. Non mi piace avere sogni nei cassetti, mi piace realizzarli. Come quello di vedere più ragazzi modenesi protagonisti con la maglia gialloblù della prima squadra e, perché no, con quella azzurra della Nazionale. Stiamo investendo nelle professionalità che abbiamo inserito nel club, investiamo nelle strutture e non vediamo l’ora di posare la prima pietra del nuovo centro sportivo, per me da fondamentale per tutti gli aspetti“.
Bellissime le parole nei confronti del Modena firmate da Mauro Balata, il presidente di Lega Serie B e non solo, che infatti era atteso a Bolzano in nottata dalla nazionale Under 21. “Considero il Modena un modello, incarna a pieno i principi e i valori che cerchiamo di portare avanti e che riguarda i giovani italiani. In tal senso il campionato cadetto è diventato un punto di riferimento nel calcio europeo“.
Erano presenti anche molti rappresentanti delle istituzioni sociali e politiche di Modena e dell’Emilia Romagna. Il Governatore Stefano Bonaccini ha ribadito con orgoglio che “non è scontato avere una società che ti accoglie e ti faccia diventare non solo un grande campione, ma anche una grande persona“, mentre il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha sottolineato con passione che “lo sport è una grande agenzia educativa, che deve permettere di capire ai ragazzi la forza di un percorso dello stare insieme, crescendoli in salute“.
E’ toccato ad Andrea Catellani e al professor Valter Gherardi entrare nel dettaglio del progetto e il responsabile del Settore Giovanile gialloblù ha voluto ringraziare “la famiglia Rivetti per la voglia e la volontà di portare avanti argomenti che non riguardano solo la formazione in campo dei giovani calciatori. Con Salute e Performance abbiamo voluto aprire un canale, per altro già attivo, per un dialogo ancora più professionale e di qualità con i ragazzi e con i loro genitori. Perché non basta più avere talento, essere preparati tecnicamente e tatticamente. Bisogna avere una cultura sportiva più ampia ed essere uomini con valori forti. Puntiamo a far crescere l’interio movimento calcistico modenese perché solo coinvoplgendo il tertriorio avremo un Modena più forte e più importante”.
Illuminante l’intervento di Roberto Samaden, uno dei vati nella crescita dei giovani, oggi anche responsabile della sezione sviluppo giovanile per la Figc: “Seguo il progetto del Modena da qualche anno, ho avuto la fortuna e il piacere di conoscere la famiglia Rivetti e non mi meraviglio che abbia lanciato un progetto che mette al centro i ragazzi negli aspetti più educativi e formativi. Il fatto che oggi per essere un responsabile di Settore Giovanile si debba partecipare a un corso della scuola di Coverciano va proprio in questa direzione, quella di avere dirigenti più preaprati a 360 gradi che possano aiutare i giovani a crescere pienamente“.
“Il mio ruolo – commenta Davide Vaira – è ovviamente più legato alla gestione della prima squadra, ma con Catellani, Consolati e tutto lo staff del Settore Giovanile c’è un confronto quotidiano e lo vogliamo intensificare sempre più. Perché è un orgoglio, per esempio, avere messo a disposizione di Paolo Bianco due ragazzi giovani di proprietà e di grandi prospettive come Nicholas Bonfanti e Fabio Abiuso, quest’ultimo per altro modenese e cresciuto nel Modena. E’ questa la strada che ha imboccato e vuole portare avanti il club”.