Il protagonista che non ti aspetti indossa la maglia numero 26. Vedere un portiere segnare è una cosa più unica che rara. Un tiro da 80 metri: “Prima di tutto – le parole di Riccardo Gagno – vorrei esprimere un pensiero per il mio collega Gianmaria Rossi, è brutto prendere un gol del genere, ma il calcio è anche questo. Mi devo ancora rendere conto di quanto accaduto, è un’emozione indescrivibile e a fine gara capitan Pergreffi mi ha mandato sotto la curva. Esultanza? Mi sarei tolto la maglia, ma in quel momento non ho davvero capito cosa stesse accadendo”.
Il mestiere dell’estremo difensore è quello di impedire agli avversari di far gol: “Avrei preferito parare il loro rigore, sarebbe stato decisamente più normale. Stento ancora a credere di aver segnato il gol vittoria, ci metterò ancora un po’ di tempo prima di realizzare cosa è realmente accaduto”.
Testa alla prossima partita: “Mancano due incontri, giovedì giochiamo a Gubbio e andremo per fare un risultato positivo”.