BARI: Caprile; Dorval, Di Cesare, Vicari, Mazzotta (36’ st Pucino); Maita, Maiello, Benedetti (36’ st Terranova); Botta (31’ st Bellomo), Folorusho (31’st. Schelder); Antenucci (16’ st. Mallamo).

A disposizione: Frattali, Zuzek, Ceter, Bosisio, D’Errico, Salcedo, Galano, Cangiano.

Allenatore: Michele Mignani.

MODENA: Gagno; Coppolaro, Cittadini (16’ st. Oukhadda), Pergreffi, Renzetti (38’ pt. Azzi); Magnino, Gerli, Armellino (1’ st. Bonfanti); Tremolada (24’ st. Gargiulo), Falcinelli (16’ st. Mosti); Diaw.

A disposizione: Seculin, Ponsi, Silvestri, De Maio, Duca, Panada, Giovannini.

Allenatore: Attilio Tesser.

ARBITRO: Aureliano di Bologna. Assistenti: Dei Giudici, Mokhtar. IV ufficiale: La Penna. Var: Giua. Avar: Di Martino.

Ammoniti: Cittadini (M.), Maiello (B), Caprile (B), Mallamo (B).

Espulso: Maiello (29’ pt).

Spettatori: 18.115 di cui 170 tifosi del Modena.

MARCATORI: 6’ pt. Botta, 20’ pt. Folorusho, 9’ st. aut Cittadini, 46’ st Di Cesare, 50’ st Diaw.

Ci sono numeri e numeri. Quelli che contano dicono che il Bari ha segnato 4 gol, 2 nei primi 20 minuti della gara e nell’ultimo al 46° della ripresa, e ha vinto la partita pur restando in dieci al 30° del primo tempo e così fermando a 5 i risultati utili consecutivi del Modena, che ora conta anche 27 reti complessive al passivo. Quelli che contano meno sono i numeri dei gialloblù che hanno tirato 26 volte in totale contro le 8 dei pugliesi (compresi 11 corner contro 1… ), ma solo al 95° Diaw ha trovato uno spiraglio su punizione, complice anche una deviazione di Terranova, per superare Caprile.

PRIMO TEMPO. A 72 ore dalla gara col Venezia, Tesser cambia 3 uomini nella formazione iniziale. Ritornano titolari Coppolaro, capitan Pergreffi e Diaw. In panchina si rivede Gargiulo, assente dalla gara a Marassi col Genoa, era il 17 settembre (entrerà nella ripresa). Non passano neppure 6 minuti e il Bari, spinto da 18mila tifosi, è in vantaggio: primo angolo della gara, mischia con rimbalzo su Magnino, Benedetti la tocca dietro per l’argentino Botta che, dai 20 metri, timbra con uno spettacolare sinistro di controbalzo: 1-0. E’ l’episodio che modifica la scena del delitto. Gagno deve arginare Antenucci (10’), di Tremolada (15’: rasoterra parato) il primo suono di un Modena che fatica una volta sotto. La squadra di Mignani ha la sua migliore qualità nell’ innescare ripartenze ed è quello che fa al minuto 20: Maita per Botta che lancia Folorusho nello spazio, contrasto vincente su Pergreffi e 2-0 per i pugliesi. Falcinelli (28’) di testa su corner di Tremolada impegna severamente Caprile, poi Maiello incassa il secondo giallo in 3 minuti e il Bari resta in dieci. Di Pergreffi (39’) di testa un’altra occasione sempre su palla inattiva di Tremolada. Entra Azzi per spingere di più. Il copione della gara è un classico: Modena che cerca spazi, Bari difesa e contropiede. Armellino (42’) impegna ancora Caprile, che al 46° chiude la porta in faccia a Diaw, assistito da Tremolada. E il mancato 1-2 è il secondo episodio che cambia la scena del delitto. Primo tempo che si conclude con i gialloblù sotto di 2 gol, malgrado 11 tiri all’attivo, di cui 5 nello specchio della porta.

SECONDO TEMPO. Si riparte con Bonfanti al posto di Armellino. Tesser gioca 4-2-3-1 per recuperare e subito Caprile argina un cross rasoterra di Azzi. Non si può certo dire che il Modena non ci provi, nei primi 7 tentato in vario modi Falcinelli, Bonfanti e Diaw, ma il calcio può essere stranissimo. Infatti arriva il terzo episodio che cambia, definitivamente, la scena del delitto. Al minuto 9 Mazzotta vince un dubbio contrasto con Falcinelli (che crolla a terra, ma per Aurelio e il Var non è fallo… ) e crossa: Cittadini allunga il piede nel più classico degli autogol, 3-0. Ecco un’altra immagine simbolo di questa serata pugliese storta come una curva: corner di Mosti (entrato al posto di Falcinelli con Oukhadda al posto di Cittadini), rovesciata spettacolare di Pergreffi, ennesimo miracolo di Caprile e Magnino mette sul palo il rimbalzo. Basterebbe questo episodio per raccontare tutta la gara, ma vi si aggiunge per la cronaca un possibile rigore su Diaw (28’: Di Cesare gli tira la maglia). Nei minuti di recupero arriva, come un colpo di frusta, il 4-0 per Di Cesare (ancora in contropiede, controllo sbagliato di Gargiulo e tocco decisivo in negativo di Coppolaro che sbilancia Gagno… ) e, infine, la rete della bandiera di Diaw (punizione forte, toccata in porta da Terranova). E’ tutto, è troppo: cala il sipario sull’ottava sconfitta del campionato dei Canarini dopo 5 risultati utili, 3 pareggi e 2 vittorie. Domenica 18 dicembre Modena-Benevento al Braglia.