MODENA: Gagno; Coppolaro, Silvestri, Pergreffi, Ponsi (36’ st. Renzetti); Magnino (27’ st. Gargiulo), Gerli, Armellino; Tremolada, Falcinelli (19’ st. Bonfanti); Diaw.

A disposizione: Seculin; Oukhadda, Cittadini, De Maio, Duca, Panada, Mosti, Marsura, Giovannini.

Allenatore: Attilio Tesser.

BENEVENTO: Paleari; El Kaouakibi (44’ st. Veseli), Glik, Capellini, Masciangelo (48’ st Foulon); Improta, Schiattarella (1’ st. Viviani), Karic; Tello (26’ st. Kubica), Acampora; Forte (1’ st. Simy).

A disposizione: Manfredini, Lucatelli, Agnello, La Gumina, Ciano, Perlingeri, Pastina.

Allenatore: Fabio Cannavaro.

ARBITRO: Andrea Colombo di Como. Assistenti: Filippo Meli di Parma e Alessandro Lo Cicero di Brescia. IV ufficiale: Matteo Gualtieri di Asti. Var: Luca Banti di Livorno. Avar: Francesco Fourneau di Roma 1.

MARCATORI: 22’ pt. Acampora, 44’ pt. Diaw.

Ammoniti: Acampora (B), Gerli (M), Viviani (B)

Spettatori: 7856 per un incasso di 72.364 compresa la quota abbonati.

Un rigore sbagliato in avvio di gara, un palo, il 28° gol subito (con azione che inizia da un fallo laterale) sul primo e unico tiro del Benevento nel primo tempo, tante azioni e un gol meraviglioso di Diaw assistito da Tremolada, che nella ripresa – nettamente più equilibrata – deve arrendersi a un infortunio al ginocchio destro. Il Modena, che nel finale gioca 10 contro 11, non ritrova la vittoria allo stadio Alberto Braglia (terzo pareggio consecutivo), che manca dal 15 ottobre. Termina 1-1. Si sale a quota 22 punti. E si va a Bolzano per l’ultima del 2022 il 26 dicembre contro il Sudtirol.

PRIMO TEMPO. Il pomeriggio al Braglia si apre con la notizia che non è disponibile Azzi, fermato da un fastidio muscolare accusato in settimana. Diaw, invece, dopo 7 minuti va tra i paletti, ma viene… fermato in area con un fallo netto da Capellini. Purtroppo l’attaccante dal dischetto non trasforma: Paleari, allungandosi, dèvia con un grande intervento il suo destro. E’ comunque un Modena che cerca di prendere per il collo la partita: cross di Ponsi, finta di Falcinelli, Tremolada colpisce il palo e sul rimbalzo blocca ancora il portiere del Benevento. Il calcio è sempre molto molto strano e (minuto 22) la squadra di Cannavaro, in seguito a un fallo laterale, passa in vantaggio al primo tiro in porta con Acampora, su sponda di Forte e assist di Improta. Incredibile, un flipper impazzito nell’area davanti a Gagno, però tutto incredibilmente vero. E così si ritorna a giocare in salita, quando invece la gara poteva essere messa in discesa già 14 minuti prima. A seguire la prima risposta gialloblù con Magnino (sinistro alto) e, più in generale, il copione di un film visto e rivisto: il Modena fa e disfa, il Benevento con i muscoli difende il vantaggio. Da questa palude può emergere solo un mago, uno di quelli che se hanno voglia inventano calcio, uno come… Tremolada, insomma. Infatti il Luca da Milano, a centrocampo, spalle alla porta, stoppa di tacco col sinistro e, a occhi chiusi, nel vuoto, col destro, serve (7° assist stagionale, nessuno come lui) Diaw. Stavolta l’italosenegalese non perdona Paleari in uscita con un delicatissimo tocco sotto: è 1-1. 

SECONDO TEMPO. Dopo 180 secondi la musica si ripete: Tremolada predica, Diaw calcia, Paleari argina in angolo. Il primo tempo ha raccontato che il Modena ci ha provato tanto (9 tiri in totale), mentre il Benevento ha fatto centro al primo e unico tentativo, infatti il secondo – di Tello, alto – arriva al 7° della ripresa. Confronto aspro e per assurdo più equilibrato rispetto a prima. Si gioca a scacchi anche con le sostituzioni. Entrano Bonfanti e quindi Gargiulo. Si corre e si contrasta sul filo dell’equilibrio. Ponsi, che ha corso molto sul versante sinistro, sui arrende alla stanchezza: dentro Renzetti. Tesser deve giocarsi il 3° e ultimo slot possibile al minuto 36, quindi nel finale si gioca in 10 uomini: infatti Tremolada è costretto ad arrendersi, in lacrime, per un problema, serio, al ginocchio destro. Si parla, per ora, di una distorsione. Una maledizione pazzesca. Finisce così: 1-1.