Nonostante si stia vivendo un momento delicato, scongiurando qualsiasi altra chiusura, il calcio professionistico prosegue insieme alle proprie giovanili. Il responsabile del settore giovanile, Mauro Melotti, si augura che l’attività dei giovani calciatori possa proseguire: “L’importante è che gli allenamenti non vengano interrotti come nel precedente lockdown, sarebbe un problema psicologico oltre che fisico”. Affermazione più che veritiera, solo con il buon senso di tutti potremmo ritornare ad una situazione di normalità. Melotti fa anche il punto della situazione sugli allenamenti con distanziamento: “È una sensazione un po’ particolare, indubbiamente bisogna che le giovanili lavorino lo stesso. Da questo punto di vista ci sono aspetti sia positivi che negativi; il calcio è uno sport di contatto e la mancanza di quest’ultimo comporta una differenziazione sensibile degli allenamenti. Fatta questa piccola premessa ci si può allenare lo stesso, sulla tecnica collettiva e individuale, sulla tattica e sui fondamentali di ruolo; a parte la preparazione fisica che prosegue normalmente”.

Lo staff tecnico sta riuscendo nell’intento di mantenere una buona forma fisica negli atleti?

“Ho molta fiducia nei miei tecnici e nei loro staff, secondo me stanno lavorando molto bene. Quest’anno abbiamo aggiunto in ogni gruppo di lavoro un allenatore in più per cercare di personalizzare maggiormente gli allenamenti dei ragazzi. Rappresentando una società come il Modena abbiamo gli occhi puntanti sotto la luce dei riflettori, anche se dipende sempre chi potrebbe criticare il loro operato, se viene giudicato da persone non competenti in materia e nel settore è inutile prenderle in considerazione”.

I giocatori sono sempre motivati nonostante l’impossibilità di disputare gare ufficiali?

“La motivazione la deve dare lo staff tecnico che deve essere bravo a coinvolgere i ragazzi soprattutto in questo periodo. I giocatori si stanno comportando molto bene, stanno facendo di tutto per mantenere un buon stato di forma; però siamo sempre lì con la spada di Damocle, non sappiamo quanto durerà o se ci fermeranno di nuovo. Noi andiamo avanti senza fasciarci la testa”.

Un fattore stimolante per i giovani calciatori è anche Next Generation Scuola di WebRadio

“Il progetto che l’area stampa del Modena ha intrapreso è molto importante ed innovativo, al giorno d’oggi quando viene proposta una novità viene sempre additata positivamente. In questo modo si riesce a coinvolgere i ragazzi non solo sul campo; ho visto atleti che mostrano un po’ di timidezza sul rettangolo di gioco, mentre nello studio radiofonico riescono ad avere una padronanza della scena. Questo li aiuterà di certo sull’aspetto psicologico. Finchè sarò io il responsabile del settore giovanile appoggerò l’idea del nostro addetto stampa, Antonio Montefusco”.

Si può dire che sei rimasto sorpreso positivamente del progetto?

“Mi ha sorpreso moltissimo. Con Antonio ne parlavamo da molto tempo, non ha fatto altro che avvalorare la sua tesi e portarla avanti con i mezzi a noi a disposizione. Sono molto contento”.

                                                                                                                                  

(Edoardo Pagani)